sabato 6 novembre 2010

Pavia e provincia. Bollettino di una crisi che continua a colpire. Giugno-ottobre 2010. (n°5, novembre 2010)


Giugno
• Finisce con 22 licenziamenti la vicenda della Tanino Crisci di Casteggio. I dirigenti della Gulf Finance & Investment, proprietaria del marchio, vogliono aprire nuovi punti vendita in Arabia (oltre ai negozi a Milano, Parigi e New York) e intanto lasciano senza un lavoro più della metà degli operai di Casteggio, ai quali devono ancora pagare gli stipendi degli ultimi mesi.
• Nel primo quadrimestre del 2010 l’uso della cassa straordinaria (spesso anticamera di tagli al personale) è aumentato di 20 volte: da 58mila ore a 1milione236mila. Diminuisce di un terzo quella ordinaria perché in molti casi le imprese l’hanno esaurita.
• Messi in cassa straordinaria i 45 dipendenti della Tocchio di Vigevano, produzione di macchine per legno e carta: l’azienda non ha liquidità per anticipare i soldi della cassa e i lavoratori rischiano di passare mesi senza ricevere un euro.
• Da febbraio non hanno più visto un centesimo i lavoratori della Maut di Voghera, realizzazione di macchine utensili, ormai fallita e ferma da metà 2009. Il ministero non ha ancora dato l’autorizzazione per la cassa straordinaria.

Luglio
• Inaugurato il grande magazzino Grancasa a Cava Manara, al posto del vecchio Casamercato. Dopo mesi senza stipendio e un lungo periodo in cassa integrazione tornano al lavoro in 62, in 12 perdono il posto.
• Annunciati per metà settembre 14 licenziamenti alla Nuova Protex di Cura Carpignano, produzione di vetri speciali, 57 dipendenti in cassa integrazione a rotazione. Poi un lavoratore dà le dimissioni volontariamente, per cui restano 13 licenziamenti.

Agosto
• Secondo i dati della Cgil Lombardia, da gennaio a luglio 2010 sono state 1625 le lettere di licenziamento partite in provincia di Pavia. La maggior parte di chi ha perso il posto lavorava in aziende sotto i 15 dipendenti. I licenziamenti sono in aumento, erano stati 1456 nello stesso periodo dell’anno scorso.
• Ancora crisi pesante anche per le piccole imprese, con un +40% di fallimenti e l’utilizzo della cassa integrazione in deroga che è aumentato del 500% in un anno.

Settembre
• Si riparla di una possibile chiusura per la Merck Sharp & Dohme di via Emilia a Pavia. La multinazionale farmaceutica si sta riorganizzando, in altre parole sta tagliando posti di lavoro e chiudendo alcuni dei quasi 100 stabilimenti sparsi per il mondo. Quelli di Comazzo, provincia di Lodi, e di Segrate nel milanese dovrebbero chiudere a breve: questo significherebbe circa 200 licenziamenti in Italia. Oggi sono 270 i dipendenti rimasti a Pavia, dopo i continui tagli degli ultimi anni. Da Roma arriva la notizia che la produzione a Pavia continuerà, che operai, ricercatori e impiegati pavesi possono stare tranquilli, ma solo fino al 2012. Poi nessuna certezza.
• Dopo 26 settimane di cassa ordinaria, inizia un anno di cassa straordinaria a rotazione per i 100 dipendenti della Record di Garlasco, produzione di materiali per l’edilizia, di proprietà della irlandese Crh.
• Si conclude la vertenza alla Nuova Protex di Cura, con 10 operai licenziati. Alcuni dei lavoratori arriveranno in mobilità alla pensione, gli altri dovranno affidarsi a corsi di formazione sperando in nuove opportunità di lavoro.
• 110 licenziamenti annunciati per il marzo 2011 alla Genset di Villanova, produzione di generatori e saldatrici industriali (la quinta impresa meccanica della provincia di Pavia per dipendenti, da 5 anni di proprietà della Mase Generators). Attualmente i dipendenti sono 182, in cassa straordinaria a rotazione da questa primavera.
• La Atom di Vigevano sta aprendo la procedura di mobilità per 74 dipendenti su 200. I licenziamenti dovrebbero partire a dicembre alla fine di un anno di cassa straordinaria che ha riguardato 109 lavoratori. Secondo la proprietà l’unico spiraglio, che in realtà consentirebbe solo un rinvio del licenziamento, sarebbero nuovi fondi statali per la cassa in deroga.

Ottobre
• Vicina al fallimento la Salvadeo, azienda meccanica di Voghera: 17 lavoratori rischiano il posto e intanto da luglio non ricevono lo stipendio. A metà agosto è finita la cassa ordinaria e dovrebbe partire la richiesta per quella straordinaria. Molto difficile che la proprietà (indebitata) anticipi i soldi agli operai se la cassa sarà concessa.
• Nuova occupazione degli uffici di Finbieticola a Voghera da parte dei 22 ex dipendenti dello zuccherificio di Casei Gerola. Si tratta di una risposta alla decisione della regione di fermare il progetto della centrale elettrica a sorgo (approvato invece a Roma) che avrebbe dovuto garantire un posto di lavoro per questi lavoratori, attualmente in cassa integrazione. Per loro la cassa, già prorogata, scade il 31 dicembre: da quel giorno, dopo anni di promesse non mantenute, saranno senza un reddito.
• Dai dati aggiornati a settembre, nel confronto con i primi 9 mesi del 2009, emerge che in provincia di Pavia continuano ad aumentare i licenziamenti (fino ad ora sono stati quasi 2 mila contro i 1800 dello stesso periodo dell’anno scorso) e l’uso della cassa straordinaria (addirittura + 519%), molto spesso anticamera dei tagli al personale. In tutta la Lombardia i posti di lavoro persi in questi 9 mesi sono stati 42 mila, il tasso di disoccupazione sta aumentando e tra le nuove assunzioni si arriva al record del 75% di contratti precari.

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