lunedì 31 gennaio 2011

PROGRAMMA SPAZIO DI MUTUO SOCCORSO PAVIA


Lunedì31
h.14 Assemblea Comitato Autonomo Studenti Pavesi
h.19 Aperitivo
h.21 Incontro “Organizziamoci e ragioniamo”, con l’associazionismo pavese

Martedì1
h.18 “Palestina: interposizione nonviolenta”. Dibattito e proiezione documentario
h.21 Assemblea gestionale SMS ex Mondino

Mercoledì 2
h.18 Dibattito con la FIOM – presente il segretario FIOM Pavia
a seguire: aperitivo e dj set

Giovedì 3
h.18 presentazione di una raccolta di poesie di giovani poeti pavesi, con reading
h.20 aperitivo e presentazione volume “Tenax” sulla mobilitazione degli operai di Dalmine con l’autore, Stefano Lucarelli, docente di economia presso le Università di Pavia e di Bergamo

Sabato 5 e Domenica 6
Incontro della rete di student* degli atenei diPavia Milano Trento per organizzare un ciclo di seminari di autoformazione su “Lo stato di eccezione”

sabato 29 gennaio 2011

Spazio di Mutuo Soccorso Ex-Mondino


Pubblichiamo il comunicato relativo all'occupazione, che continua, dell'ex istituto neurologico Mondino in via Palestro a Pavia da parte degli studenti.

Nasce lo Spazio di Mutuo Soccorso Ex-Mondino

Da due anni riempiamo e occupiamo le strade, le piazze, le aule e le scuole. Ci opponiamo alla pochezza del presente e alla negazione del futuro. Il nostro grido si è levato in alto, ma il potere è sordo. Non indietreggiamo davanti agli attacchi che negano i diritti che vorremmo e riducono quelli esistenti. Resistiamo, e non siamo i soli.

Non casualmente siamo oggi in piazza, a fianco dei metalmeccanici in sciopero. La retorica della produttività, dell’efficienza e della competizione vorrebbe sacrificare sull’altare della crisi una molteplicità di soggetti sociali. La risposta di chi in fabbrica si oppone ai ricatti di Marchionne e di chi a scuola e in università combatte la riforma Gelmini è la costruzione di un’ampia coalizione di forze sociali.

In quanto studentesse e studenti, subiamo un processo di riforma permanente dell’istruzione iniziato da vent’anni. Questa riforma permanente mira alla normalizzazione e all’introiezione di schemi mentali e categorie di giudizio compatibili con l’accettazione passiva di un rapporto lavorativo precario. Questa riforma permanente agevola la svalutazione sul mercato del lavoro delle nostre conoscenze. Da ultimo sono arrivati i tagli, la riduzione dei servizi, gli aumenti delle tasse, l’indebitamento studentesco, il lavoro gratuito.

Tutto questo, anche a Pavia, dove, inoltre, le politiche immobiliari ed edilizie dell’ateneo sono andate verso la svendita del patrimonio pubblico. Come interpretare altrimenti a vendita del palazzo sede delle segreterie umanistiche e del dipartimento di lingue per reperire capitali da investire in ristrutturazioni? Oppure la concessione alla fondazione privata Alma Mater Ticinensis di una parte di Palazzo Vistarino in cambio di un contributo per la sua ristrutturazione? Palazzo Vistarino diventerà sede di una foresteria “di lusso”, alla faccia del diritto di studio degli studenti. A chi non spetterà una delle rare borse di studio sopravvissute ai tagli toccherà rivolgersi al mercato degli affitti, con speculatori e contratti in nero.

Passiamo all’offensiva. Non reclamiamo diritti, ma li conquistiamo. Non conserviamo l’esistente, avanziamo proposte. Pratichiamo welfare dal basso, in autonomia. Costruiamo servizi gratuiti. Nel S.M.S. Ex-Mondino facciamo questo.

Ai saperi nozionistici parcellizzati calati dall’alto contrapponiamo l’autoformazione. Per questo stiamo allestendo una sala seminari e un’aula studio dotata di internet. Nella prima terremo corsi autogestiti alternativi agli stage, laboratori foto e video, corsi di informatica, uno spazio per l’autoformazione.

Apriamo un nuovo collegio, da affiancare a quelli storicamente presenti in città. Uno studentato e una mensa, quindi. Con una novità, per tutti coloro che hanno bisogno di un posto letto solo sporadicamente: il primo ostello cittadino. Come ogni collegio, sarà dotato di uno spazio ricreativo comune, rigenerante e antistress.

Allestiamo un Infoshop/Copypoint/Libreria/Archivio. Mettiamo a disposizione, insieme a una fotocopiatrice, libri e materiali didattici, a prezzi di costo. I diritti si conquistano, ma occorre conoscerli, ed è per questo che apriremo uno sportello dedicato ai diritti: casa, lavoro, scuola, università.

Student* in crisi
CASP

venerdì 28 gennaio 2011

PAVIA, OCCUPATO L'EX MONDINO PER CREARE UNO SPAZIO DI MUTUO SOCCORSO

Questa mattina durante il corteo è stato occupato dagli studenti universitari e delle superiori l'ex istituto neurologico Mondino, gestito dall'università ma vuoto da anni.
Lo scopo è dare vita ad uno spazio di mutuo soccorso con servizi autogestiti per gli studenti e per tutta la città.
Presto seguirà un comunicato e le iniziative all'interno dell'ex Mondino.
Ovviamente chi può venga qui! L'edificio occupato si trova a Pavia in via Palestro (zona Minerva-corso Cavour)

mercoledì 26 gennaio 2011

VENERDI' 28 GENNAIO CORTEO A PAVIA

CONCENTRAMENTI:
ORE 8e30 ITIS/COPERNICO
ORE 9 INGRESSO UNIVERSITA' CENTRALE

Segue il comunicato degli studenti universitari e delle scuole superiori pavesi che promuovono questa giornata

Il 28 gennaio è la data che gli operai metalmeccanici della FIOM hanno scelto per lo sciopero con il quale si oppongono alle sanguinose politiche aziendali di Marchionne. In quella data anche gli studenti di tutta Italia scenderanno in piazza. Non solo perchè condividono ed appoggiano le ragioni della loro protesta, ma anche per affermare che la logica sottostante alla cancellazione dei diritti operata dai vertici Fiat, è la stessa che ha mosso la mano del ministro Gelmini nel dare il colpo di grazia al sistema universitario. La precarizzazione del futuro e quella del presente, la cancellazione di diritti fondamentali come quello di sciopero o allo studio sono le linee di un quadro che raffigura ingiustizia e povertà, soprusi e sfruttamento. Come ci dimostrano le cronache che vengono da Londra o Atene, Parigi o Tunisi c’è un’intera generazione che si vede ipotecare il futuro nel nome di una crisi provocata dall’avidità degli speculatori finanziari e che i governi vorrebbero scaricare interamente sulle spalle di precari, operai e studenti.
Difendere i diritti vuol dire conquistarli per tutti, perciò siamo solidali con lo sciopero dei metalmeccanici e con tutti quei precari, stagisti, partite iva del nuovo millennio che il diritto allo sciopero non lo hanno mai avuto. Se è vero che Pavia è stata abbandonata dalle fabbriche e che pochi sono gli operai rimasti, è ancor più vero che questa città nasconde in ogni angolo precariato, lavoro nero e speculazione. Alla logica del divide et impera che ci vuole soli ed isolati perché più deboli, nei nostri contratti individuali o nella finta meritocrazia di un prestito d’onore, nella partita iva o nel contratto di ricerca a termine, rispondiamo con la volontà collettiva di conquistare i nostri diritti: alla casa, al lavoro, alla dignità, allo studio, al futuro.

MUTUALISMO, AUTOFORMAZIONE, SERVIZI AUTOGESTITI.

martedì 25 gennaio 2011

SOLIDARIETA' AI DETENUTI POLITICI BASCHI





ANCHE PAVIA RISPONDE ALLA CHIAMATA IN SOLIDARIETA' NEI CONFRONTI DEI DETENUTI POLITICI BASCHI IN VISTA della VªSETTIMANA IN SOLIDARIETA'CON EUSKAL HERRIA, CON L'AFFISSIONE DI FOTO DI PRIGIONIERI POLITICI PER LE VIE DELLA CITTA'
IN SPAGNA L'AFFISSIONE O L’ESPOSIZIONE DI FOTO DI DETENUTI POLITICI VERREBBE CONSIDERATO UN REATO CHE COMPORTA UNA PENA DI 3 ANNI DI CARCERE.
QUESTO E' UN PICCOLO GESTO PER RICORDARE LA FORTE REPRESSIONE CHE COMPIONO LO STATO SPAGNOLO E QUELLO FRANCESE, NEI CONFRONTI DI UN POPOLO CHE NON ABBASSA LA TESTA, E CHE CONTINUA A LOTTARE PER L'AUTODETERMINAZIONE E L'INDIPENDENZA DEI PAESI BASCHI.

TESTO DEL COMUNICATO DI SOLIDARIETA'
Nei Paesi Baschi i detenuti politici sono 746:
• 580 dispersi in 45 carceri spagnoli
• 166 in 31 carceri francesi.

Dal 1989 il governo spagnolo ha adottato la politica di dispersione dei detenuti baschi, sebbene sia una rivendicazione molto forte e diffusa tra la popolazione il rimpatrio dei prigionieri politici baschi, la strategia del governo spagnolo è l’allontanamento dei reclusi dalla loro terra per un preciso calcolo politico: rompere, con l’isolamento e la distanza, il forte sentimento di militanza politica dei prigionieri stessi e della popolazione a loro solidale.
Questa politica inumana genera grandi sofferenze per i familiari dei detenuti, che si vedono costretti a lunghi viaggi per poter visitare i propri cari, spesso a vuoto dato che, di norma, il prigioniero viene spostato da un carcere all’altro senza che i parenti ne vengano messi a conoscenza.
La costituzione spagnola prevede delle leggi speciali per il trattamento dei prigionieri politici baschi: l’articolo 384 bis della recente “Ley de enjuiciamiento judicial” prevede la soppressione di alcuni fondamentali diritti dei detenuti, tutelati dalla Carta (dichiarazione dei diritti umani), nel caso di un delitto compiuto da persona «integrata o relazionata con banda armata o con individui terroristi o ribelli». L’articolo 520 bis della stessa legge, al secondo comma, dà al giudice facoltà di «decretare lo stato di isolamento dei detenuti accusati dei delitti previsti all’articolo 384 bis». Ancora, secondo l’art 527 della stessa legge, il detenuto in regime di isolamento non potrà parlare con il suo legale (che in ogni caso potrà essere solo un avvocato nominato d’ufficio) né con i familiari, neanche per far conoscere il luogo della sua detenzione. Tale stato di totale isolamento dal mondo esterno può durare fino a settantadue ore prolungabili, su decisione motivata del giudice, per altre quarantotto. Questo permette di mettere sotto accusa non solo i membri effettivi di ETA ma anche tutto il tessuto sociale della sinistra abertzale (partiti della sinistra indipendentista basca), che lo stato spagnolo chiama «il fronte sociale dell’ETA» e che viene considerato ugualmente parte dell’organizzazione.
Questa è un’interpretazione ideologica che sopprime pericolosamente le garanzie di giustizia ed uguaglianza dei cittadini baschi di fronte alla legge. Durante questi cinque giorni, secondo quanto dichiarano i testimoni e le associazioni basche in difesa dei diritti umani, gli interrogatori di polizia sconfinerebbero regolarmente in torture e maltrattamenti.
Ogni anno vengono riscontrate più di cento denunce di casi di tortura avvenuti nelle caserme della guardia civil , considerando che, nella maggior parte dei casi, chi subisce violenze preferisce non denunciarle per paura di ripercussioni, lo scenario che ci si presenta è di evidente violazione consapevole, da parte dello stato spagnolo, dei diritti fondamentali di una larga fetta della popolazione.

GORA EUSKAL HERRIA ASKATU!
GORA EUSKALHERRIA SOZIALISTA!
AMNISTIA ETA INDEPENDENZIA
EUSKAL PRESOAK ETXERA


PROSSIME INIZIATIVE A MILANO:

GIOVEDÌ 27 GENNAIO - ORE 21.30 AL CSA VITTORIA - Milano
ASSEMBLEA CITTADINA di lancio del CORTEO NAZIONALE TANTI POPOLI UN’UNICA LOTTA di sabato 26/02/2011 a MILANO

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Venerdì 28 gennaio al CSA Baraonda - ore 20.30- via pacinotti, 13 - Segrate (MI)
LA GRANDE CENA BASCA!!!
Grande cena popolare di autofinanziamento per sostenere le iniziative di febbraio in solidarietà con il popolo basco!!
PIATTI TIPICI DELLA TRADIZIONE CULINARIA BASCA!
BANCHETTI E MATERIALE DA EUSKAL HERRIA!
LIBRERIA OLTRETORRENTE SEMPRE APERTA!
ATTENZIONE!!! E' OBBLIGATORIO PRENOTARE!!!
Per info su prezzi, menù e per le prenotazioni: grandecenabasca@inventati.org
http://csa-baraonda.noblogs.org

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Venerdì 28 gennaio . ore 20.00 - Arci Blob, via Casati 31 - Arcore (MI)
CENA POPOLARE - 12 euro
(info e prenotazioni 3341116666- entro il 23.1)
h 21.30 presentazione della rete EHL e del programma delle due settimane di solidarietà con il popolo basco
h 22 proiezione del documentario INTERVISTA A HODEI (ita 2010, 15') di Chaneb Winik
CONCERTO
- NEROCROMO sweety rock
- COITI MOLESTI ska punk
ingresso GRATUITO con tessera arci
http://boccaccio.noblogs.org

giovedì 20 gennaio 2011

Venerdì 28 gennaio corteo a Pavia

giovedì 13 gennaio 2011

Aggiornamenti dalla Corena di Nerviano occupata

Comunicato lavoratrici e lavoratori Alfa coop.-Corena-Parrini dell'8 gennaio
tratto da lasciloria.noblogs.org

L’epifania tutte le feste porta via…
… ma doveva proprio portarsi via anche il riscaldamento!!!?

Nonostante da ieri siamo senza più riscaldamento, teniamo a confermare il presidio che dura da 13 giorni e che ci vede all’interno dei magazzini in cui per anni abbiamo lavorato. Intendiamo continuare la nostra lotta per difendere il diritto ad un posto di lavoro dignitoso, senza voler cedere ai ricatti imposti dai sub-appalti, di cooperative e società di comodo, per cui lavori solo se sei disposto a farti sfruttare a condizioni salariali e normative inaccettabili, per garantire profitti a pupari, aguzzini e caporali.

In questi giorni abbiamo incontrato persone, realtà sociali, coordinamenti di lotta ed altre lavoratrici e lavoratori che come noi lottano per non soccombere alle logiche della speculazione e del profitto ad ogni costo. insieme abbiamo creato momenti di socializzazione salutando l’ultimo giorno dell’anno tra i sorrisi di chi
lotta per lavoro, diritti e dignità, offrendo musica, spumante e panettone. Si è attesa l’alba del primo giorno del 2011 con il veglione di capodanno nei capannoni che ci avevano visti solo lavorare. Abbiamo condiviso le voci e le musiche offerte dai Ciapa No, dall’Orchestrina del suonatore Jones e dai Guacamaya, a cui rinnoviamo tutta la nostra gratitudine per aver dato vita al concerto della befana in solidarietà con la Corena occupata.

La Befana ci ha tolto il riscaldamento, ma ci ha regalato il calore della solidarietà e delle altre lotte che si aggiungono a quelle già in atto, come quella delle lavoratrici e lavoratori del sito Ta.Im di Varedo, anche loro contro le logiche di sfruttamento, applicate da sedicenti cooperative e/o consorzi, sempre pronti ad accaparrarsi la gestione di appalti della così detta logistica, scaricandone i costi su chi lavora. Lo stesso calore che abbiamo sentito gioendo della rinascita, dalle ceneri dello sgombero subito solo il giorno prima, dello spazio sociale SoS Fornace di Rho che continuerà il grande lavoro contro le speculazioni dell’Expo 2015 e contro la precarizzazione sociale e lavorativa ed in cui si terranno prossimamente gli “stati generali della precarietà”.

Siamo certi che solo l’unità di queste lotte può bloccare i dispositivi attuati dagli artefici della crisi del nuovo millennio che ne scaricano i costi precarizzando le nostre vite, sottraendoci la percezione di un futuro per noi ed i nostri figli, rubandoci certezze ed obbligandoci al ricatto perenne del precariato. Le logiche del “marchionne pensiero”, dove imperano le deroghe alle già minime condizioni stabilite dai CCNL, devono essere combattute ovunque si ripropongano, dai reparti della grandi fabbriche, ai capannoni delle logistiche in appalto, fino all’ultimo rapporto di lavoro precario, siamo tutti sotto attacco. Ed è per tutto ciò che la nostra solidarietà va a tutti coloro che lottano contro l’arroganza e lo sfruttamento.

mercoledì 5 gennaio 2011

Firenze 15 gennaio corteo in solidarietà ai prigionieri politici baschi


SABATO 15 GENNAIO 2011
MANIFESTAZIONE
PIAZZA SS. ANNUNZIATA ORE 15.00
Euskal Herriaren Lagunak – Firenze

Oggi sono più di 700 i prigionieri politici baschi rinchiusi nelle carceri spagnole e francesi, e migliaia i militanti indipendentisti in attesa di giudizio.
A finire davanti ai giudici della Audiencia National sono i militanti di ETA, delle organizzazioni giovanili, dei partiti della sinistra indipendentista e più in generale coloro che condividono la lotta per Euskal Herria libera, indipendente e socialista. Le condizioni cui i prigionieri e le prigioniere basche sono costretti dallo stato spagnolo e da quello francese possono essere lette solo come il tentativo di aumentare la sofferenza del popolo basco attraverso la vendetta politica.
Basta pensare al fatto che i prigionieri con malattie gravi o incurabili continuano a esser detenuti, all’applicazione di fatto dell’ergastolo, alla tortura, alla dispersione e cioè l’allontanamento a centinaia di chilometri dei prigionieri da Euskal Herria, alla spirale in cui vengono coinvolti familiari e amici dei prigionieri obbligati ad accollarsi viaggi lunghissimi per vedere i loro cari duranti colloqui brevi per accedere ai quali sono obbligati a subire trattamenti umilianti.
Nel Paese Basco la solidarietà verso i prigionieri è parte integrante della lotta di liberazione nazionale e si sviluppa nella quotidianità: in ogni città e in ogni paese di Euskal Herria vi sono bandiere appese alle finestre e ai balconi che rivendicano il ritorno a casa dei prigionieri - “Euskal Presoak Etxera” - e in ogni taverna sono esposte le foto dei prigionieri, vengono organizzati momenti di socialità come pranzi popolari e concerti, manifestazioni locali o nazionali come per esempio in occasione delle ultime retate contro Segi o Askapena, oppure appuntamenti fissi come nel caso di Etxerat che ogni venerdì in ogni paese nel tardo pomeriggio promuove un presidio durante il quale familiari, amici e compagni dei prigionieri si ritrovano in un luogo simbolico del proprio territorio esponendone ancora una volta le foto.
Quando un prigioniero fa finalmente ritorno a casa solitamente si usa rendergli omaggio con un concentramento, un saluto da parte di tutte organizzazioni basche e un ballo tradizionale. Non è un caso che i prigionieri, qualsiasi sia la fase politica in atto in Euskla Herria, siano considerati una voce autorevole all’interno del movimento di liberazione nazionale. La Spagna oggi sta “completando” questo quadro alzando il livello repressivo proprio contro la solidarietà.
In molti casi la Audiencia National ha vietato le iniziative durante le quali si sarebbe dovuto tenere l’omaggio ai prigionieri e la polizia in alcuni casi è arrivata addirittura a caricare chi spontaneamente si era concentrato sotto casa di un prigioniero che stava facendo ritorno alla sua abitazione dopo essere uscito dal carcere.
Diversi militanti baschi sono invece finiti davanti ai giudici della Audiencia National con l’accusa di “apologia di terrorismo” per aver mostrato le foto di alcuni prigionieri, mentre in alcuni casi la polizia ha rimosso fisicamente le foto esposte in alcune taverne o strappando alcuni striscioni esposti per strada.
Sabato 15 gennaio alle ore 15.00 saremo in piazza SS. Annunziata per un corteo che vuole esprimere la propria solidarietà ai prigionieri politici baschi, ai loro familiari e amici.
Durante il corteo esporremo le loro foto per mostrare la nostra totale condanna di quelle azioni repressive messe in atto da Madrid che hanno il fine di rimuovere i simboli della solidarietà nel Paese Basco: se loro pensano in questo modo di affievolire l’appoggio che la popolazione basca mostra verso i propri prigionieri, noi dimostreremo che questa solidarietà si è estesa oltre i confini di Euskal Herria.
Facciamo appello affinchè questa mobilitazione viva di un’ampia partecipazione perché pensiamo che la solidarietà internazionalista sia un elemento da valorizzare e perché, se Euskal Herria negli anni si è dimostrato un laboratorio repressivo, pensiamo che sia una questione che riguarda tutti coloro che nella vita hanno scelto di lottare come dimostra anche l'aumento della sorveglianza a livello europeo attraverso la nascita di un apposito organo di controllo “della radicalizzazione del pensiero”, approvato dal consiglio e dalla commissione europea nell'aprile 2010, non a caso sotto la presidenza spagnola.

Corena occupata: 6/1/2011 ore 14 Concerto di solidarietà e di lotta davanti ai cancelli del magazzino

comunicato delle lavoratrici e lavoratori Alfa coop.,
Siamo in occupazione con assemblea permanente dal 27 dicembre, proprio
nei magazzini della logistica Corena di Nerviano in cui per anni abbiamo lavorato,
precarizzati dalla Parrini e sfruttati da cooperative e sub-appalti, che
ci vorrebbero disoccupati dal 1 gennaio.

Oggi l'unica cosa certa, di cui abbiamo notizia è che dal 31 dicembre
siamo tutti senza un lavoro, né Parrini Servizi srl (committente del
servizio), né tanto meno le varie società e cooperative delle catene in
sub-appalto, cedenti e subentranti, sono interessate a ricollocarci
all'interno dell'appalto.

Vogliamo Lavoro, Diritti e Dignità

Vogliamo condividere un percorso di Solidarietà e di lotta con chi ha dimostrato la propria solidarietà in questi mesi di mobilitazioni, con chi conoscerà la nostra storia, con tutti coloro che vivono le nostre stesse
condizioni a causa dell'aggressione famelica dei padroni e dei loro
politicanti vari e variegati che scaricano i costi della crisi
strutturale del neoliberismo da nuovo millennio e vecchie concezioni.
Il percorso che abbiamo intrapreso vuole essere strumento di continuità
all’unificazione delle lotte dei precari, dei soci-lavoratori, degli
immigrati imbrogliati dalla sanatoria truffa e non, degli studenti e
tutte le altre realtà o soggettività che sono pronte a lottare per
Lavoro, Diritti e Dignità.

in caso di pioggia o neve il concerto si svolgerà ugualmente al coperto.

Nuova occupazione a Rho dopo lo sgombero della Fornace

Dopo lo sgombero di ieri mattina della Fornace, centro sociale di Rho, in serata si è tenuto un corteo per le strade del paese in risposta allo sgombero stesso. Al termine della manifestazione centinaia di persone si sono dirette verso l'area della ex Mtm, dove è stata occupato un nuovo spazio, una palazzina dismessa di 4 piani.
All'interno di questo spazio si terranno gli Stati generali della precarietà, già previsti per il 15 e il 16 gennaio prossimi alla Fornace.
Naturalmente, massima solidarietà a questa occupazione.
Aldo

martedì 4 gennaio 2011

Occupazione alla Corena di Nerviano (MI)


Lunedì 27 dicembre 2010 i lavoratori e le lavoratrici della Alfa coop, inserita nel sistema di subappalti della Corena e della Parrini (logistica nel settore stampa-periodici) hanno deciso di occupare il magazzino della Corena, a Nerviano (nordovest milanese).
Dal 31 dicembre 65 persone hanno perso il posto non per mancanza di lavoro ma per una riorganizzazione e uno spostamento del servizio svolto dai lavoratori della Alfa coop.

Il 6 gennaio alle ore 14 si terrà ai cancelli della Corena occupata un concerto in solidarietà all'occupazione.



Pubblichiamo qua sotto la lettera dei lavoratori in occupazione.

Siamo in occupazione con assemblea permanente dal 27 dicembre, proprio nei magazzini della logistica Corena di Nerviano in cui per anni abbiamo lavorato, precarizzati dalla Parrini e sfruttati da cooperative e sub-appalti, che ci vorrebbero disoccupati dal 1 gennaio.

Oggi l'unica cosa certa, di cui abbiamo notizia è che dal 31 dicembre siamo tutti senza un lavoro, né Parrini Servizi srl (committente del servizio), né tanto meno le varie società e cooperative delle catene in sub-appalto, cedenti e subentranti, sono interessate a ricollocarci all'interno dell'appalto.

Vogliamo Lavoro, Diritti e Dignità.

Vogliamo condividere un percorso di Solidarietà e di lotta con chi ha dimostrato la propria solidarietà in questi mesi di mobilitazioni, con chi conoscerà la nostra storia, con tutti coloro che vivono le nostre stesse condizioni a causa dell'aggressione famelica dei padroni e dei loro politicanti vari e variegati che scaricano i costi della crisi strutturale del neoliberismo da nuovo millennio e vecchie concezioni.

Il percorso che abbiamo intrapreso vuole essere strumento di continuità all’unificazione delle lotte dei precari, dei soci-lavoratori, degli immigrati imbrogliati dalla sanatoria truffa e non, degli studenti e tutte le altre realtà o soggettività che sono pronte a lottare per Lavoro, Diritti e Dignità.

FORNACE SGOMBERATA

La Fornace di Rho è stata sgomberata questa mattina.
Oggi alle ore 20 e 30 ci sarà un presidio a Rho in piazza Visconti, davanti al comune.

lunedì 3 gennaio 2011

Stati Generali della Precarietà 2.0 dentro e contro la città vetrina: 15-16 Gennaio | Fornace nuovamente sotto sgombero


Sabato 15 e domenica 16 gennaio il Centro Sociale SOS Fornace di Rho ospiterà gli Stati Generali della Precarietà 2.0.
Il territorio in trasformazione dello “sprawl metrolombardo” e Rho in particolare – “città vetrina” per eccellenza sull’orlo della “grande precarizzazione”, sul cui suolo si scatenano ormai da tempo gli appetiti di speculatori, affaristi, mafie e lobbies politico-economiche allettate dal grande banchetto di Expo 2015 – sono il perfetto scenario, al centro del conflitto, per il secondo appuntamento del confronto-incontro dedicato ai temi della precarietà, nuovo paradigma dei rapporti di lavoro e di vita, della formazione, dei saperi e dei territori.
In questo contesto, il Centro Sociale SOS Fornace, che da anni si batte contro il saccheggio del territorio e che ospita lo Sportello Biosindacale / Punto San Precario protagonista delle vertenze dei lavoratori della Fiera, è tornato a rischio di sgombero imminente dopo l’allarme concreto di qualche mese fa affievolitosi solo grazie alle mobilitazioni.
Non casualmente, proprio mentre la giunta rhodense viene “commissariata” da Comunione e Liberazione con la defenestrazione degli assessori sgraditi, i potentati politico-economici legati agli affari di Expo 2015 lanciano quello che credono essere l’ultimo assalto a uno dei centri dell’opposizione sociale in città. L’attacco alla Fornace è un attacco ai percorsi di autorganizzazione sul territorio e alle realtà che in questi anni hanno fatto opera costante di denuncia e conflitto, riuscendo a mettere concretamente i bastoni tra le ruote al processo di esproprio di beni comuni, ottenendo il ritiro del Pgt cittadino, la bocciatura del Piano Alfa e il parziale reintegro della fermata ferroviaria di Rho soppressa dagli interessi di Fiera ed Expo.
Nei prossimi giorni definiremo meglio gli appuntamenti in difesa dello spazio: dalla Fornace non ce ne andiamo, oggi come ieri siamo pronti a resistere.
L’appuntamento degli Stati Generali della Precarietà 2.0 rientra in pieno nel percorso di difesa degli spazi sociali che fanno conflitto nella metropoli e che per questo sono sotto attacco.
La scommessa di questa due giorni è la costruzione di un punto di vista Precario da intendersi come strumento ricompositivo delle diverse soggettività precarie, che hanno animato la prima edizione degli Stati Generali della Precarietà e che sono state protagoniste delle lotte di questo autunno: dai migranti agli studenti, dai lavoratori della conoscenza al mondo operaio, anch’esso a pieno titolo all’interno di una condizione precaria che mai come dopo l’accordo di Mirafiori è generalizzata.
E’ dal confronto-incontro di queste forme di precarietà che potrà scaturire quel punto di vista precario in grado di innervare e e dare linfa alle mobilitazioni che ci aspettano in primavera: dal riconoscimento dei diritti dei migranti, alla richiesta di un welfare metropolitano, sino alla gestione diretta e democratica dei territori e dei beni comuni.

APPUNTAMENTI:

domenica 02 gennaio @ SOS Fornace – h. 21:30
ASSEMBLEA PUBBLICA
Portate i sacchi a pelo: si dorme all’interno della Fornace per difenderla!

lunedì 03 gennaio @ SOS Fornace – h. 5:00
PRESIDIO ANTISGOMBERO
+ VOLANTINAGGIO INFORMATIVO al Mercato

martedì 04 gennaio @ SOS Fornace – h. 5:00
PRESIDIO ANTISGOMBERO

mercoledì 05 gennaio @ SOS Fornace – h. 5:00
PRESIDIO ANTISGOMBERO

venerdì 07 gennaio @ Ex Diana De Silva , Rho – C.so Europa, h. 15:00
PRESIDIO CONTRO IL SACCHEGGIO DEL TERRITORIO
davanti all’area simbolo delle speculazioni cittadine, di proprietà di Diana Bracco, presidentessa della società di gestione di Expo 2015
Jam hip-hop + Interventi + Testimonianze + Hot actions

per la settimana seguente: stay tuned!

sabato 15 gennaio @ SOS Fornace (*)
STATI GENERALI DELLA PRECARIETA’ 2.0
More info soon: www.precaria.org

domenica 16 gennaio @ SOS Fornace (*)
STATI GENERALI DELLA PRECARIETA’ 2.0
More info soon: www.precaria.org