giovedì 13 gennaio 2011

Aggiornamenti dalla Corena di Nerviano occupata

Comunicato lavoratrici e lavoratori Alfa coop.-Corena-Parrini dell'8 gennaio
tratto da lasciloria.noblogs.org

L’epifania tutte le feste porta via…
… ma doveva proprio portarsi via anche il riscaldamento!!!?

Nonostante da ieri siamo senza più riscaldamento, teniamo a confermare il presidio che dura da 13 giorni e che ci vede all’interno dei magazzini in cui per anni abbiamo lavorato. Intendiamo continuare la nostra lotta per difendere il diritto ad un posto di lavoro dignitoso, senza voler cedere ai ricatti imposti dai sub-appalti, di cooperative e società di comodo, per cui lavori solo se sei disposto a farti sfruttare a condizioni salariali e normative inaccettabili, per garantire profitti a pupari, aguzzini e caporali.

In questi giorni abbiamo incontrato persone, realtà sociali, coordinamenti di lotta ed altre lavoratrici e lavoratori che come noi lottano per non soccombere alle logiche della speculazione e del profitto ad ogni costo. insieme abbiamo creato momenti di socializzazione salutando l’ultimo giorno dell’anno tra i sorrisi di chi
lotta per lavoro, diritti e dignità, offrendo musica, spumante e panettone. Si è attesa l’alba del primo giorno del 2011 con il veglione di capodanno nei capannoni che ci avevano visti solo lavorare. Abbiamo condiviso le voci e le musiche offerte dai Ciapa No, dall’Orchestrina del suonatore Jones e dai Guacamaya, a cui rinnoviamo tutta la nostra gratitudine per aver dato vita al concerto della befana in solidarietà con la Corena occupata.

La Befana ci ha tolto il riscaldamento, ma ci ha regalato il calore della solidarietà e delle altre lotte che si aggiungono a quelle già in atto, come quella delle lavoratrici e lavoratori del sito Ta.Im di Varedo, anche loro contro le logiche di sfruttamento, applicate da sedicenti cooperative e/o consorzi, sempre pronti ad accaparrarsi la gestione di appalti della così detta logistica, scaricandone i costi su chi lavora. Lo stesso calore che abbiamo sentito gioendo della rinascita, dalle ceneri dello sgombero subito solo il giorno prima, dello spazio sociale SoS Fornace di Rho che continuerà il grande lavoro contro le speculazioni dell’Expo 2015 e contro la precarizzazione sociale e lavorativa ed in cui si terranno prossimamente gli “stati generali della precarietà”.

Siamo certi che solo l’unità di queste lotte può bloccare i dispositivi attuati dagli artefici della crisi del nuovo millennio che ne scaricano i costi precarizzando le nostre vite, sottraendoci la percezione di un futuro per noi ed i nostri figli, rubandoci certezze ed obbligandoci al ricatto perenne del precariato. Le logiche del “marchionne pensiero”, dove imperano le deroghe alle già minime condizioni stabilite dai CCNL, devono essere combattute ovunque si ripropongano, dai reparti della grandi fabbriche, ai capannoni delle logistiche in appalto, fino all’ultimo rapporto di lavoro precario, siamo tutti sotto attacco. Ed è per tutto ciò che la nostra solidarietà va a tutti coloro che lottano contro l’arroganza e lo sfruttamento.

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