Ieri sono scesi per le strade di san Siro gli immigrati che da un mese stanno animando il presidio di piazzale Selinunte. I motivi sono quelli per cui due di loro, lo scorso 10 settembre scorso, erano saliti sulla torre della centrale termica della piazza e ci erano rimasti per 22 giorni e 22 notti: la protesta contro gli effetti della "sanatoria truffa" del 2009 che ha portato a illudere e poi a fregare tanti immigrati e in generale contro l'insostenibile condizione di chi deve vivere e lavorare da "irregolare".
Sono state circa 150 le persone, in maggioranza immigrati e soprattutto nordafricani, che hanno attraversato le vie di san Siro, facendosi sentire e incontrando la solidarietà di un quartiere abitato in gran parte da persone nelle loro stesse condizioni: in vari momenti diverse persone si sono unite al corteo, richiamate dai loro connazionali mentre stavano fuori da bar e negozi.
In più interventi si è parlato di cosa vuol dire vivere a Milano senza nessun diritto come persone e come lavoratori, senza vedere magari da 8 anni la propria famiglia, e si è parlato della necessità di lottare perchè la situazione cambi davvero. Di sicuro infatti non può bastare un interessamento di qualche esponente della giunta, c'è bisogno di risposte concrete a partire dalla prefettura.
La manifestazione si è conclusa di nuovo al presidio permanente sotto la torre di piazzale Selinunte, ma è stato annunciato che di sicuro proprio dalla prefettura dovrà riprendere la pressione per smuovere la situazione. Quindi, nonostante il solito disinteresse di giornali, tv, siti di informazione, ma purtroppo anche di molte realtà di movimento, la lotta del comitato immigrati non può che andare avanti.
Seguiranno quindi altri aggiornamenti.
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