mercoledì 8 dicembre 2010

Martedì 14 dicembre manifestazione a Roma


Pubblichiamo l'appello di Uniti contro la crisi per la mobilitazione nazionale a Roma di martedì 14 dicembre

Rivolgiamo un appello a tutte le realtà sociali che si stanno mobilitando contro la gravissima situazione provocata dalle politiche governative che con la scusa della crisi stanno distruggendo diritti e territorio. Il 14 dicembre deve essere un giorno in cui la parola passi alle migliaia e migliaia di lavoratori e lavoratrici cassaintegrati e licenziati, agli studenti, ricercatori ed insegnanti che subiscono i tagli della Gelmini, alle popolazioni della Campania sommerse dai rifiuti e agli alluvionati del nord sommersi dalle cementificazioni che provocano i disastri.
A parlare devono essere i cittadini aquilani, che sulla loro pelle stanno pagando le scelte di potere che speculano perfino sulle tragedie, i migranti truffati dalle finte sanatorie e ridotti a schiavi pronti da essere sfruttati, gli operai Fiat di Melfi e Pomigliano che si vedono imporre contratti capestro che distruggono qualsiasi diritto, anche quello ad una vita dignitosa.
Devono avere voce in quel giorno, sotto i Palazzi di una politica sempre più distante dalla vita reale, le tante forme della precarietà, che attraverso il collegato lavoro e le manovre del ministro Sacconi, dovrebbe essere l'unico triste orizzonte di milioni di persone.
A Montecitorio deve sentirsi chiara la voce di quella parte del paese che non ha diritto alle liquidazioni milionarie dei banchieri, che subisce i tagli del ministro Tremonti, perfetto esecutore delle decisioni di un'Europa che vuole far pagare la crisi a chi lavora e premiare chi vive di rendita e speculazione. In questo paese è tempo di dire basta all'impunità dei potenti, che con le loro cricche di affaristi hanno un'unico obiettivo: arricchirsi. Il 14 dicembre deve diventare il giorno della democrazia vera, quella costruita e difesa dai cittadini e non il simulacro con il quale il governo copre e giustifica l'ingiustizia.
Il 14 dicembre facciamo appello anche a tutto il mondo della cultura, della musica, del cinema, del teatro, dell'arte, colpito dai tagli di Bondi che oltre a tesori inestimabili rischiano di far crollare la vita di centinaia di migliaia di persone che vi lavorano.
Invitiamo sotto a Montecitorio coloro che lavorano nel mondo dell'informazione, costantemente minacciati dall'arroganza di Berlusconi, invitiamo coloro che lottano per il diritto alla casa, costretti a vivere per strada mentre chi governa ha perso il conto delle sue proprietà. E' il tempo dunque che questa italia si faccia sentire, tutta insieme, unita, per dire che il governo Berlusconi non ha nessuna fiducia e deve dimettersi! La caduta dell'esecutivo deve significare anche la caduta di tutte le leggi ingiuste, che privatizzano i beni comuni come l'acqua o che tagliano le risorse da destinare alla società per dirottarle sulle spese di guerra o per grandi opere inutili e dannose.
Il 14 dicembre piazza di Montecitorio toglierà la fiducia, nei fatti e al di là di qualsiasi possibile accordo di palazzo, alle politiche dell'austerity, perchè la crisi devono pagarla coloro che l'hanno provocata, e questo ad esempio tassando le loro rendite finanziarie miliardarie, a favore delle politiche sociali e in difesa di chi lavora e produce ricchezza.
Mobilitiamoci tutti, uniti contro la crisi che vogliono farci pagare, uniti perchè in crisi vada il governo e le sue politiche!
14 dicembre tutti a Montecitorio!

Informazioni e prenotazione dei posti in pullman presso l'Aula magna sotterranea occupata, università di Pavia, piazza Leonardo da Vinci, oppure chiamando il 3202314356 o mandando una mail a pavia14dicembre@hotmail.it entro sabato 11.

1 commento:

irene del prato ha detto...

Domani, 14 dicembre, a partire dalle 10,30 anche il nuovo Partito d'Azione sarà in piazza a dichiarare di non voler essere complice di questo governo fatto di debiti e tagli! Nel giorno in cui i nominati in Parlamento dovranno dichiarare la loro fiducia, noi urleremo che non ci fidiamo di DI CHI HA AFFOSSATO IL DEBITO PUBBLICO, salito al 118% del Pil, pari a 1.838,296 miliardi di euro; non ci fidiamo di CHI HA MESSO IN MEZZO ALLA STRADA 2 MILIONI DI LAVORATORI, con il tasso di disoccupazione passato dal 5,6% del 2007 all’8,3% del 2010, e2.138.000 italiani senza lavoro; non ci fidiamo DI CHI HA TAGLIATO LA SCUOLA PUBBLICA, con un piano da 8,3 miliardi di euro di tagli in 3 anni; non ci fidiamo DI CHI SI E' VENDUTO LE VITE DI 60.000 AQUILANI!

Saremo insieme a studenti, lavoratori, disoccupati, e tutte quelle persone che in due anni sono state completamente abbandonate dallo Stato, esattamente come la città de L'Aquila!

Nuovo Partito d'Azione
www.nuovopartitodazione.it
Regione Lazio
Irene del Prato