Teoricamente dovevano rientrare oggi al lavoro i 19 operai della Cisam di Vellezzo, ma la fabbrica è ancora chiusa. Oggi era infatti il termine di un periodo di cassa integrazione chiesta dall'azienda ma mai autorizzata, che quindi esiste solo nelle parole dei proprietari: intanto gli operai si trovano senza un reddito e sono ancora in attesa dello stipendio di dicembre oltre che di gran parte di quello di novembre e della tredicesima. Di fronte a tutto questo, nessuna notizia ufficiale è arrivata. La proprietà per giorni e giorni non ha dato segni di vita, con i suoi dipendenti in presidio ai cancelli, e poi ha fatto addirittura circolare voci di possibili denunce verso gli stessi lavoratori proprio per aver parlato con i giornalisti della "scomparsa" del loro padrone.
In settimana ci saranno incontri che potrebbero portare un chiarimento sulla condizione finanziaria dell'azienda, che dichiara anche di non avere la liquidità per pagare gli stipendi arretrati.
Nel frattempo, da 10 giorni gli operai continuano a fare i turni per presidiare giorno e notte i cancelli, per evitare che lo stabilimento venga smantellato e che vengano portate via le diverse migliaia di marmitte che si trovano ancora all'interno.
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