Continua la lotta dei 130 operai della Elnagh di Trivolzio, storica fabbrica di camper di cui Sea (proprietaria da 10 anni) ha deciso la chiusura, in contraddizione col suo stesso piano industriale, spostando il lavoro negli altri stabilimenti del gruppo ("Profit Before People" da "Aldo" dicembre 2011). La produzione è ferma da inizio dicembre: da allora i lavoratori sono in presidio davanti ai cancelli. La prima risposta ai piani dell'amministratore delegato De Costanzo è quindi quella di bloccare all'interno dell'azienda tutti i camper e le roulotte prodotte a Trivolzio, mentre la richiesta è quella dei contratti di solidarietà con cui ripartire il lavoro tra tutti gli stabilimenti di Sea, senza sacrificarne nessuno. La proprietà non ha mostrato nessuna disponibilità su questo punto, e ha preso tempo con offerte di trasferimento in Toscana per una decina di dipendenti sui 130 di Pavia o citando un ipotetico "mister x" interessato a rilevare il marchio Elnagh.
I tempi però stringono perchè al termine dei 75 giorni di consultazione (quindi dal 19 febbraio) stando così le cose i 130 operai della Elnagh finiranno direttamente in mobilità.
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