ALDO DICE VENTISEI PER UNO
Collettivo/Redazione politica/Controinformazione
sabato 28 aprile 2012
martedì 24 aprile 2012
Il 25 aprile, la festa dei ribelli. Il volantino dell'Osservatorio antifascista pavese
Il
25 aprile, la festa dei ribelli
Diamo il via alla nostra festa di Liberazione.
Un partigiano combattente, una voce del popolo migrante oggi oppresso e
perseguitato, un antifascista imprigionato nella spirale repressiva
degli anni di piombo, una studentessa NOTAV e la comunità gay... sono alcune
delle voci che abbiamo scelto per celebrare la festa di coloro che si
ribellarono all'oppressione nazifascista scacciando gli invasori.
Diamo il via alla nostra festa di Liberazione.
Un partigiano combattente, una voce del popolo migrante oggi oppresso e
perseguitato, un antifascista imprigionato nella spirale repressiva
degli anni di piombo, una studentessa NOTAV e la comunità gay... sono alcune
delle voci che abbiamo scelto per celebrare la festa di coloro che si
ribellarono all'oppressione nazifascista scacciando gli invasori.
Combattiamo
un modello sociale ed economico, una cultura dell'egoismo e
della sopraffazione, un sistema clientelare di servizi che eroga favori
al posto di diritti. Crediamo nell'accoglienza, nell'auto organizzazione
e nella difesa dei beni comuni. Non ci importa chi parlerà dal palco
ufficiale... rifiutiamo la città della mafia, della corruzione
della sopraffazione, un sistema clientelare di servizi che eroga favori
al posto di diritti. Crediamo nell'accoglienza, nell'auto organizzazione
e nella difesa dei beni comuni. Non ci importa chi parlerà dal palco
ufficiale... rifiutiamo la città della mafia, della corruzione
e
dell'appoggio silenzioso ai neo-nazisti.
Abbiamo scelto di festeggiare dando voce a chi difende i territori dalla
speculazione, a chi viene denunciato perché si ribella e a chi lavora
sfruttato ogni giorno, perché questa è la Resistenza che oggi ci viene chiesta.
Abbiamo scelto di festeggiare dando voce a chi difende i territori dalla
speculazione, a chi viene denunciato perché si ribella e a chi lavora
sfruttato ogni giorno, perché questa è la Resistenza che oggi ci viene chiesta.
Che
i discorsi retorici, l'ipocrisia e i decreti di cancellazione del
25
aprile, avanzati dai loro partiti, risuonino nel vuoto delle loro piazze.
aprile, avanzati dai loro partiti, risuonino nel vuoto delle loro piazze.
Non
facciamoci rovinare la festa. Celebriamo la Liberazione
come
deve essere ricordata. W i partigiani!
Dopo
il corteo unitario e la deposizione dei fiori non assisteremo
alla
cerimonia ufficiale e ci sposteremo in piazza Guicciardi,
dove
tra i tanti interverranno:
- Umberto Respizzi, partigiano garibaldino
- Carmen Silva, voce della comunità migrante
- Lanfranco Bolis, antifascista sessantottino
- Giuseppe Polizzi, Arcigay Pavia
- Claudia Lucrezio, presidente dell'ARCI provinciale di Pavia
e le canzoni partigiane
di Marco alla chitarra.
-h.9.30 Ghinaglia
-colazione partigiana
-piazza Guicciardi
-pic-nic al Vul
OSSERVATORIO ANTIFASCISTA PAVESE
lunedì 23 aprile 2012
Pavia, il 25 Aprile è una giornata antifascista
In occasione del 67° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, l'Osservatorio antifascista di Pavia ha deciso di organizzare un evento alternativo alle celebrazioni ufficiali di rappresentati istituzionali inadatti a parlare di antifascismo e di Resistenza (si veda il volantino dell'anno scorso quando Cattaneo è stato sonoramente contestato per la seconda volta).
Al termine del corteo (partenza ore 10 da piazzale Ghinaglia), in alternativa alle orazioni ufficiali l'appuntamento è in piazza Guicciardi (piazza dell'Aci), dove ci sarà la possibilità di intervenire per tutti i cittadini antifascisti che vorranno farlo e dove prenderanno la parola, tra gli altri:
Umberto Respizzi, partigiano in Oltrepò pavese nel battaglione autonomo "Rino Balladore" (presente nella foto, scattata nell'aprile 1945, insieme ad alcuni dei propri compagni) - qui la sua intervista su "Aldo"
Lanfranco Bolis, leader del Sessantotto pavese incarcercato per aver lottato contro il neofascismo
Carmen Silva, portavoce dell'associazione di migranti "Ci siamo anche noi"
Giuseppe Polizzi, segretario dell'Arcigay di Pavia
Un esponente della comunità senegalese di Pavia, comunità vittima a Firenze della violenza omicida del neofascismo, contro cui ha reagito con forza in tutta Italia
Un esponente dell'Arci cittadina
Al termine del corteo (partenza ore 10 da piazzale Ghinaglia), in alternativa alle orazioni ufficiali l'appuntamento è in piazza Guicciardi (piazza dell'Aci), dove ci sarà la possibilità di intervenire per tutti i cittadini antifascisti che vorranno farlo e dove prenderanno la parola, tra gli altri:
Umberto Respizzi, partigiano in Oltrepò pavese nel battaglione autonomo "Rino Balladore" (presente nella foto, scattata nell'aprile 1945, insieme ad alcuni dei propri compagni) - qui la sua intervista su "Aldo"
Lanfranco Bolis, leader del Sessantotto pavese incarcercato per aver lottato contro il neofascismo
Carmen Silva, portavoce dell'associazione di migranti "Ci siamo anche noi"
Giuseppe Polizzi, segretario dell'Arcigay di Pavia
Un esponente della comunità senegalese di Pavia, comunità vittima a Firenze della violenza omicida del neofascismo, contro cui ha reagito con forza in tutta Italia
Un esponente dell'Arci cittadina
sabato 14 aprile 2012
Comunicato lavoratori Yamaha dopo il reintegro di 9 di loro
Pubblichiamo il comunicato degli ex lavoratori della Yamaha Motor di Gerno di Lesmo (Monza), protagonisti di 15 mesi di presidio, sulla sentenza che ordina il reintegro di 9 dipendenti del settore commerciale di Yamaha licenziati "senza giusta causa".
Comunicato stampa: Dedicato a tutte quelle persone che non smettono mai di lottare.
Giovedì 12 aprile 2012, presso il tribunale di Monza e Brianza (sezione Lavoro), Yamaha Motor Italia ha perso la causa legale intentata da 9 lavoratori del settore commercio licenziati, dopo un anno di cassa integrazione, nel gennaio 2010.
Il giudice del lavoro, Dott.ssa Nardo, ha reintegrato tutti i lavoratori e lavoratrici sul proprio posto di lavoro.
Riteniamo questa sentenza memorabile, una vittoria che premia lo sforzo di tutte quelle persone che, in questa nostra vicenda, hanno sempre e concretamente sostenuto la durissima lotta dei lavoratori Yamaha. La vicenda è iniziata nell’ottobre 2009 quando, a fronte della irresponsabile decisione aziendale di licenziare 66 lavoratori e lavoratrici e chiudere l’intero reparto produzione moto, 4 lavoratori salirono sul tetto della multinazionale nipponica e vi restarono 8 giorni, sotto una fitta nevicata, rivendicando il diritto al lavoro e l’uso degli ammortizzatori sociali che potessero per lo meno attutirne il devastante impatto sociale causato da Yamaha.
Il 13 Dicembre 2010 è iniziato fuori dai cancelli dell’azienda un presidio permanente durato ben 445 giorni e notti dove, all’interno di una tenda, i lavoratori hanno continuato tenacemente la lotta pacifica ma determinata intraprendendo, dove era possibile, l’impugnazione dei licenziamenti e intentando anche cause legali per un riconoscimento economico.
Ora, questa sentenza, non solo reintegra i lavoratori Yamaha al proprio posto di lavoro, ma sancisce, in un momento come questo, dove il mondo del lavoro e i suoi diritti sono sotto “attacco”, l’importanza di difendere ad ogni costo questi diritti, a partire dall’art. 18 dello statuto dei lavoratori che, come nel nostro caso, è stato determinante per riconquistare non solo il nostro posto di lavoro ma, soprattutto, riavere la nostra dignità di persona.
YAM66
www.yamaharesistiamo66.it
yamaha66licenziati@tiscali.it
Comunicato stampa: Dedicato a tutte quelle persone che non smettono mai di lottare.
Giovedì 12 aprile 2012, presso il tribunale di Monza e Brianza (sezione Lavoro), Yamaha Motor Italia ha perso la causa legale intentata da 9 lavoratori del settore commercio licenziati, dopo un anno di cassa integrazione, nel gennaio 2010.
Il giudice del lavoro, Dott.ssa Nardo, ha reintegrato tutti i lavoratori e lavoratrici sul proprio posto di lavoro.
Riteniamo questa sentenza memorabile, una vittoria che premia lo sforzo di tutte quelle persone che, in questa nostra vicenda, hanno sempre e concretamente sostenuto la durissima lotta dei lavoratori Yamaha. La vicenda è iniziata nell’ottobre 2009 quando, a fronte della irresponsabile decisione aziendale di licenziare 66 lavoratori e lavoratrici e chiudere l’intero reparto produzione moto, 4 lavoratori salirono sul tetto della multinazionale nipponica e vi restarono 8 giorni, sotto una fitta nevicata, rivendicando il diritto al lavoro e l’uso degli ammortizzatori sociali che potessero per lo meno attutirne il devastante impatto sociale causato da Yamaha.
Il 13 Dicembre 2010 è iniziato fuori dai cancelli dell’azienda un presidio permanente durato ben 445 giorni e notti dove, all’interno di una tenda, i lavoratori hanno continuato tenacemente la lotta pacifica ma determinata intraprendendo, dove era possibile, l’impugnazione dei licenziamenti e intentando anche cause legali per un riconoscimento economico.
Ora, questa sentenza, non solo reintegra i lavoratori Yamaha al proprio posto di lavoro, ma sancisce, in un momento come questo, dove il mondo del lavoro e i suoi diritti sono sotto “attacco”, l’importanza di difendere ad ogni costo questi diritti, a partire dall’art. 18 dello statuto dei lavoratori che, come nel nostro caso, è stato determinante per riconquistare non solo il nostro posto di lavoro ma, soprattutto, riavere la nostra dignità di persona.
YAM66
www.yamaharesistiamo66.it
yamaha66licenziati@tiscali.it
sabato 7 aprile 2012
TORNEO ANTIFASCISTA 21 APRILE
La squadra di calcio “Kamunia Paranoika” organizza per sabato 21 aprile 2012 il “I° torneo antifascista”: un quadrangolare di calcio a 7 sul campo dell’oratorio di Rogno.
Diffondere i valori dell’antifascismo attraverso lo sport in occasione della festa della Liberazione serve per ricordare a tutti che ancora oggi esistono xenofobia, fascismo e razzismo. Le libertá conquistate il 25 aprile 1945 vanno difese e diffuse, accresciute e condivise.
Le squadre, che con la loro presenza hanno voluto farsi portatrici dei valori della Resistenza e dell’antifascismo saranno, oltre all’ospitante Kamunia Paranoika:
- Ferruccio Ghinaglia F.C. (da Pavia)
- Kapannone Autogestito Kag (da Pisogne)
- Refugees welcome (squadra dei profughi provenienti dalla Libia ed ospitati in valle Camonica)
Tutta la popolazione è invitata a partecipare ed assistere a questo evento sportivo che si terrá dalle ore 14.00 alle ore 22.00. Durante il torneo saranno presenti stand informativi e ristoro, musica e divertimenti per grandi e piccini.
NON POTETE MANCARE…
Diffondere i valori dell’antifascismo attraverso lo sport in occasione della festa della Liberazione serve per ricordare a tutti che ancora oggi esistono xenofobia, fascismo e razzismo. Le libertá conquistate il 25 aprile 1945 vanno difese e diffuse, accresciute e condivise.
Le squadre, che con la loro presenza hanno voluto farsi portatrici dei valori della Resistenza e dell’antifascismo saranno, oltre all’ospitante Kamunia Paranoika:
- Ferruccio Ghinaglia F.C. (da Pavia)
- Kapannone Autogestito Kag (da Pisogne)
- Refugees welcome (squadra dei profughi provenienti dalla Libia ed ospitati in valle Camonica)
Tutta la popolazione è invitata a partecipare ed assistere a questo evento sportivo che si terrá dalle ore 14.00 alle ore 22.00. Durante il torneo saranno presenti stand informativi e ristoro, musica e divertimenti per grandi e piccini.
NON POTETE MANCARE…
venerdì 6 aprile 2012
Non apre il circolo fascista "Clubhouse88"
Qualche ora dopo la conferenza stampa tenuta ieri dall'Osservatorio antifascista fuori dalla ex sede di Forza nuova, dove avrebbe dovuto essere inaugurato il "Clubhouse88" (domani sera, in contemporanea ad un presidio antifascista), è arrivata la notizia che la serata di inaugurazione è stata annullata e che il circolo non avrebbe avuto i permessi per aprire.
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